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SUPERBONUS: I LIMITI DI SPESA PREGIUDICANO L’UTILIZZO DEI MATERIALI MIGLIORI

A cura di Luciano Ficarelli

8 dicembre 2020

Oggi affrontiamo il tema della congruità dei costi e la conseguente scelta dei materiali edili da utilizzare negli interventi di efficientamento energetico.

Il legislatore ha previsto un primo limite riguardante il prezzo della singola lavorazione, limitandolo ai prezzi medi riportati nei prezzari predisposti dalle regioni o dalle provincie autonome territorialmente competenti, oppure al prezzario indicato sulle guide edite dalla casa editrice Dei – Tipografia del Genio Civile oppure ai prezzi analiticamente determinati dal tecnico asseveratore. Questi prezzi sono al netto dell’iva, delle spese di progettazione, dei costi annessi all’intervento e degli oneri accessori.

Il secondo limite è dato dal costo complessivo dell’intervento per ogni unità immobiliare interessata. In questo caso, il limite indicato dalla normativa comprende tutti i costi di esecuzione, iva compresa.

Esempio: nella sostituzione dei solo infissi su un immobile situato sulla costa abruzzese (zona climatica D), quale intervento trainato da un altro cosiddetto trainante (ad esempio, cappotto termico o sostituzione dell’impianto di riscaldamento), il tecnico asseveratore dovrà tenere conto dei due limiti sopra detti: € 650,00 a metro quadrato come prezzo della singola lavorazione, e 60.000 euro come massima detrazione ammissibile, equivalente a 54.545,45 euro di spesa massima (60.000/1.1) comprensiva dei costi di esecuzione, spese professionali, iva e oneri accessori.

Teniamo presente che sul mercato ci sono vari materiali con i quali si può realizzare un infisso: alluminio, pvc, alluminio a taglio termico, acciaio, legno, legno/alluminio, ecc. Ognuno di essi ha delle caratteristiche adatte sia al budget a disposizione, sia alla tipologia dell’abitazione e sia alla zona climatica dove essa è ubicata.

Nell’ambito delle agevolazioni in argomento, il committente può essere condizionato dal forte sconto che si ottiene dagli interventi di efficientamento energetico e spinto a preferire materiali più efficienti e più costosi, come ad esempio l’alluminio a taglio termico. Ma bisogna fare i conti con il costo di questo materiale che oscilla tra i 300 e i 1.200 euro a metro quadrato in base alla tipologia della finestra da realizzare (finestra ad anta fissa o a battente, con ribalta o senza ribalta, con vasestas, scorrevole, finestra a bilico orizzontale, porta finestra, ecc..).

Poiché il primo limite indicato nell’esempio è pari ad € 650,00, ben si comprende come il solo materiale può già essere sufficiente a saturare l’agevolazione. Se poi gli infissi da sostituire sono numerosi e c’è anche la necessità di sostituire le tapparelle, gli scuri o le persiane, nonostante l’innalzamento del limite del prezzo della singola lavorazione a € 750,00 a metro quadrato, il rischio di superare i due limiti è molto alto. Il risultato è che la differenza sarà tutta a carico del committente.

Lo stesso discorso vale per tutti gli altri materiali da utilizzare. Il loro eccessivo costo, soprattutto per quelli più innovativi ed efficienti, può compromettere l’agevolazione del superbonus e provocare inaspettati riflessi finanziari. Infatti, il committente è stato incentivato ad iniziare i lavori per l’effetto premiante del sostanzioso sconto fiscale addirittura superiore al costo degli stessi lavori, ma nella maggior parte dei casi la scelta è quella più comoda dello sconto in fattura o della cessione del credito che permette di effettuare i lavori a costo zero. Per cui, nulla sarà programmato dal committente in termini di costi effettivi se non è la stessa ditta fornitrice a presentare dettagliati preventivi affinchè i tecnici chiamati ad asseverare gli interventi di recupero dell’abitazione siano in grado di prospettare al committente la possibilità del superamento dei limiti imposti dalle leggi vigenti.

Sarà, dunque, opportuno trovare dei punti di equilibrio tra costi dei materiali ed efficientamento che permetta sia il superamento delle due classi energetiche necessarie per fruire del superbonus, sia di mantenersi al di sotto dei limiti di legge.